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FERMERCI IN TERMINAL A NOVARA 15/05/2023

Sostegno alle imprese per superare le criticità dell’ultimo e penultimo miglio ferroviario, ancora presenti sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, nonostante gli sforzi

compiuti dal Gestore dell’Infrastruttura negli ultimi anni. Sicuramente le risorse previste dal PNRR saranno risolutive per molte difficoltà presenti sulla rete, ma è necessario permettere all’intero settore di arrivare integro a fine dei lavori previsti e programmati.

E’ quanto emerso dal secondo appuntamento di “Fermerci in Terminal”, confronto sul territorio proposto dall’Associazione Fermerci, oggi a Novara, per discutere delle tematiche di ultimo miglio ferroviario e delle criticità da superare.


Iniziato con una visita presso il Terminal CIM di Novara, la giornata è proseguita con un dibattito presso il Castello Visconteo di Novara al quale sono intervenuti il Viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei deputati, l’Assessore Regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli e Clemente Carta, Presidente di Fermerci, Cristoforo Canavese, Presidente del Terminal CIM.

“L’idea è quella di fare uscire nel prossimo decreto due norme di legge – ha detto il Viceministro Rixi - seguendo lo stesso metodo utilizzato per il codice degli appalti, che consente di rendere le misure attive immediatamente senza bisogno di passaggi burocratici. Stiamo cercando di cambiare modello – prosegue il viceministro - come abbiamo fatto con l'autotrasporto dove abbiamo inserito una norma che ci ha consentito di spendere i 200 milioni che avevamo già stanziato, ma che erano bloccati per difficoltà burocratiche”.

A margine del confronto l’Associazione Fermerci e la UIR (Unione Interporti Riuniti) hanno un firmato un MoU per promuovere la digitalizzazione nell’ultimo miglio ferroviario, in linea con gli obiettivi del PNRR. Interporti e Terminal sono nodi di scambio non solo per le merci, ma anche per i dati telematici, per questo motivo la collaborazione fra gli operatori ferroviari e gli Interporti assume un ruolo strategico per la logistica nazionale.

Al dibattito, moderato dal Direttore Generale di Fermerci, Giuseppe Rizzi, sono intervenuti anche Michele Rabino, Responsabile Sviluppo e Commercializzazione Territoriale Nord Ovest di RFI, Guido Improta, segretario Generale Autorità di Regolazione dei Trasporti, Pier Luigi Navone, Direttore Generale per la sicurezza delle ferrovie di ANSFISA, Marcello Mariani, Segretario Generale di Unione Interporti Riuniti, e Bernhard Kunz, Vicepresidente Fermerci.

A concludere i lavori l’Assessore Regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, per il quale “la Regione Piemonte si pone come interlocutore attento e propositivo al fine di diventare un’opportunità di sviluppo sostenibile per tutto il nord ovest”, e l’On. Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, che ha ribadito l’intenzione a voler approvare la legge quadro in materia di interporti per “rispondere alle esigenze degli operatori e rendere gli interporti maggiormente integrati con porti e terminal tramite collegamenti ferroviari più performanti” perché, prosegue, “Solo lo sviluppo di una seria catena logistica intermodale può sostenere la produttività nazionale connettendo industrie, merci e territori. Una priorità questa condivisa da tutta la Commissione”.

Presente in sala anche il Presidente della Provincia di Novara Federico Binatti, i Parlamentari On. Santillo, On. Amich, Sen. Enrico Borghi e Sen. Nastri.

Clemente Carta, presidente Fermerci, ha ricordato la necessità di risolvere nel minor tempo possibile le criticità presenti sul territorio e l’esigenza per tutto il settore di aumentare i punti di accesso alla rete ferroviaria, al fine di favorire il trasferimento della merce su rotaia. Infine, il Presidente di Fermerci, ha voluto chiarire che le ingenti risorse previste dal PNRR per il settore ferroviario, riguardano prevalentemente interventi infrastrutturali, molti dei quali nelle more dell’esecuzione provocheranno interruzioni alla rete, dannosa per il traffico ferroviario merci, per questo occorre prevedere un pacchetto di sostegni alle imprese, al fine di farle arrivare integre all’appuntamento della fine dei lavori previsti.


Com. Stampa FERMERCI





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